Una perfetta via di fuga

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“Una montagna è come l'istruzione: quanto più alta l'ascesa, tanto più esteso il panorama”

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Ai piedi del Monte Capanne nasce il santuario della Madonna del Monte, un posto mozzafiato per gli amanti di pace e tranquillità. Rappresenta una via di fuga per chi vuole scappare dalla vita di tutti i giorni.

Avviandoci su per la lunga e faticosa salita siamo entrati in contatto con la natura, attraversando le sue diverse sfumature di colori e di forme, ammirando la meravigliosa distesa blu che incornicia l’isola d’Elba.
Qui comincia il conto alla rovescia: durante il percorso ci siamo imbattuti in ben 14 cappelle che ci hanno accompagnato fino al santuario e che sono state protagoniste, insieme a fiori e piante, dei nostri scatti e delle nostre riprese.
Poco prima dell’arrivo abbiamo notato uno strano blocco di granito che stonava con il contesto generale, si è poi rivelato essere una lapide in memoria di un uomo di 49 anni chiamato Filippo Francolini.

Salendo gli ultimi scalini, affaticati ma rincuorati dall’immediata freschezza del posto, ai nostri occhi è apparso un piccolo ma grazioso cortile circondato da un muretto in pietra. Al suo interno alberi di castagno secolari che con i loro lunghi e folti rami ombreggiavano su tavolini di legno dall’aria molto vintage. É stato come tuffarci in anni passati.

Poco più avanti, una volta superato il cortile, troviamo la chiesa della Madonna del Monte introdotta da un piccolo anfiteatro con tre fontanelle , da una di esse sgorga pura acqua di sorgente , dalla quale tutti abbiamo bevuto.
All’interno dell’edificio vediamo i resti di un dipinto del ‘500 che raffigura la Madonna in vesti azzurre, un piccolo altare e gli elementi caratteristici di una chiesa. L’ambiente, dentro la chiesa, è abbastanza cupo dato che l’unica luce è offerta dalle candele accese dai visitatori.

A nostro avviso è una delle escursioni elbane più adatte a persone di qualsiasi età, fatta per chi ama la natura e fondersi con lei. Abbiamo incontrato altre due gite e simpatici turisti solitari che come noi, ammiravano il panorama.
Infine è bastato girare le spalle per far diventare la salita una discesa, quella che ha portato a termine la nostra esperienza.

Siwar Ben Mahmoud
Federica Costa
Chiara Costanzo

3A e 3B Turistico I.T.C.G. G. Cerboni

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