Gabrimiele e la sua oasi

Santuario Madonna del Monte
Una perfetta via di fuga
Maggio 9, 2017
Redazione Natura isola d'Elba laboratori digitali
Dare un nome alle meraviglie naturali dell’Elba.
Maggio 9, 2017

Stavo prendendo il polline dal mio fiore preferito, la Peonia mi piace perché rispetto a molti altri fiori ha un odore e dei colori particolari.

Tornando all’alveare però mi accorsi che qualcosa stava succedendo, un orso attaccava la mia casa!
In preda al panico decisi con i miei compagni di mettere in salvo la nostra regina e di fuggire in cerca di riparo.
Volammo per giorni solcando mari e attraversando boschi, quando ci imbattemmo in un’oasi naturale dove decidemmo che avremmo fatto la nostra nuova casa. Mentre gli operai lavoravano mi misi in cerca del mio fiore preferito: la Peonia.

Quando finalmente la vidi in lontananza iniziai a volare a tutta velocità verso lei, mi scontrai però contro un’altra ape. Entrambe tramortite ci rialzammo e dopo le scuse ci presentammo: il suo nome era Margherita amava la Peonia proprio come me, diventammo così subito grandi amici.

Dopo molti mesi passati lì arrivò un gigante dai capelli bianchi, Roberto, il quale ci diede dei nuovi alveari artificiali, ai quali ci abituammo presto.
Passati quattro lunghi anni insieme, migliorò tante cose: ci diede delle case, piantò dei nuovi fiori ricchi di polline e dagli effetti curativi, ma Roberto non si dimostrò un apicoltore come gli altri, che aveva come obiettivo solo la produzione del miele, ma voleva anche il nostro benessere e dunque cercava di curare le mie compagne malate e di evitare qualsiasi attacco alle nostre case.

Durante la nostra permanenza qui vennero molti di questi giganti chiamati “umani” a visitare l’orto e ad aiutare Roberto a sistemarlo.

Una mattina sentii un rumore proveniente dal sentiero che conduce all’orto, pensai fossero altri aiutanti di Roberto, ma invece erano altri giganti diversi da lui, avevano in mano uno strano apparecchio che emetteva ogni tanto una forte luce. Tutti in quel momento lo stavano utilizzando, qualcuno se lo puntava contro, altri se lo portavano al corpo vicino alla testa.
Notammo che i giganti si misero tutti intorno a Roberto proprio come se fosse un rito e incuriosite andammo a controllare.

Finalmente capimmo che questi giganti strani erano venuti per aiutarci con la sistemazione della nostra oasi.

Francesco Di Monte
Luca Cioni
Luca Falci
Matteo Betti

3A Turistico I.T.C.G. G. Cerboni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *