Forte Inglese… storia e natura

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Questo piccolo forte si trova sulla collina di San Rocco fuori dal centro storico di Portoferraio, da dove si può godere di una bellissima vista sul paesaggio.
Voluto nel 1700 da Cosimo III Granduca di Toscana chiamato all’epoca Forte di San Giovanni Battista, fu realizzato per proteggere la città dagli assalti provenienti da terra.
Più tardi l’opera fu fatta smantellare perchè temevano, che in caso di assedio, il Forte potesse diventare un luogo strategico per i nemici nell’attacco alla città; infatti, quando gli inglesi sbarcarono a Portoferraio, si insediarono in quel che restava della struttura che fu ricostruita e denominata “Forte Inglese”.
Agli inizi dell’ottocento Napoleone fece disarmare, ristrutturare e riarmare nuovamente la Fortezza, facendola divenire un avamposto strategico per la salvaguardia di Portoferraio. Successivamente volle dare nuova vita al forte facendolo ingrandire collocandoci al suo interno cannoni, ufficiali e soldati che avrebbero dovuto potenziare la difesa della città.
Tra il 1816 e il 1817 l’Elba fu colpita da un’epidemia di colera e il Forte servì come ambiente per internare i contagiati, sia per la sua posizione, lontano dalla città, che per la sua ampiezza. Passata l’epidemia la struttura venne risanata ma, successivamente, abbandonata fino alla II Guerra Mondiale.
Nel 1861, in seguito all’Unità d’Italia, il Forte viene adibito a sede dei domiciliari coatti. Infatti, ancora oggi possiamo notare, all’interno di uno dei locali, una scritta incisa su una parete eseguita da un detenuto che probabilmente aveva partecipato all’esperimento didattico di alfabetizzazione del 1865: “A/ 1865 Entrò Ai 9/Ap Giuseppe Tannarelli Di Belmonte Coatto in questa tomba Qui Al [inferno]”.
Durante la seconda guerra mondiale all’interno del Forte vi fu installata una torretta armata di mitragliatrice. In seguito divenne sede abitativa per molte famiglie portoferraiesi che cercavano rifugio a causa dei bombardamenti aerei e rimase una sistemazione di fortuna per famiglie povere o bisognosi senza alloggio fino ai primi anni ’80.
In seguito il Forte fece da sede a numerose associazioni, artisti locali e una radio locale rpima di essere abbandonato.
Successivamente il comune ha avviato un progetto di restauro e recupero del Forte, terminato nell’ottobre 2014, per cui dal 2015 è nuovamente visitabile.
Oggi questa struttura viene utilizzata da noi ragazzi per organizzare progetti di laboratorio al livello naturalistico, paesaggistico, storico e culturale… e quale luogo più azzeccato se non il Forte Inglese!?
In questo sito riusciamo a ritrovare le condizioni favorevoli per lo sviluppo dei nostri interessi.
Il fatto di lavorare a contatto con la natura, si sente particolarmente perchè, nonostante il Forte si trovi vicino alla zona commerciale di Portoferraio, allo stesso tempo è circondato da una natura incontaminata che, creando un distacco con il resto, favorisce una sensazione di armonia e affinità con la natura stessa.
Il senso di stupore e legame con il passato, inoltre, è stato particolarmente forte perchè ci siamo, casualmente, ritrovati a lavorare all’interno della stanza dove si trovava il detenuto che incise la scritta.
Sofia Paolini, Lorenzo Anella, Domenico Vitale, Leonardo Mazzei.
ITCG Cerboni 3°CAT

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