Gli impollinatori: alleati della biodiversità

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La tutela dell’ambiente e la lotta al collasso climatico ed ecologico è la sfida più grande di sempre per la nostra generazione. E’ importante non sottovalutare l’equilibrio che regola la biodiversità, in cui un ruolo chiave è rivestito dalla riproduzione della flora, garantita dall’unione di individui differenti, che entrano in contatto tramite un processo chiamato impollinazione e che – in Europa – avviene attraverso insetti impollinatori o più raramente mediante altri fenomeni naturali, quali vento e pioggia. Tra le specie di impollinatori più comuni troviamo: api, farfalle, falene, coleotteri, vespe e molti altri insetti.

Gli insetti impollinatori sono quindi fondamentali per lo sviluppo e il mantenimento dell’ecosistema, in quanto permettono la riproduzione del 90% delle piante selvatiche.

Esistono vari tipi di impollinatori, ma tutti possiedono delle caratteristiche comuni:

  • come apparato boccale succhiante, specializzato per prelevare il polline;
  • corpo rivestito da fitte setole nelle quali il polline può rimanere incastrato e venire trasportato;
  • forma allungata/affusolata, in grado di arrivare al nettare;
  • presenza delle ali, solitamente quattro, per volare di fiore in fiore.

Se si pensa al termine impollinatore, la prima immagine che viene in mente è sicuramente quella delle api. Non bisogna però sottovalutare la grande vastità di specie diverse che questo insetto rappresenta. La famosa “ape da miele” a strisce gialle e nere è soltanto una delle innumerevoli varietà presenti in natura e che ogni giorno svolgono un ruolo fondamentale nell’impollinazione delle piante.

Classe 4CLAS, Clizia Zanini, Francesco Reina e Sofia Canovaro

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